SINDACO BOMPIETRO PIER CALOGERO D'ANNA
Sindaco Pier Calogero D'Anna vieta ad una cittadini tedesca di gettare i sacchetti per cani nei cestini pubblici Il sindaco di Bompietro – Pier Calogero D'Anna – vessa una cittadina tedesca con leggi inventate, ma la denuncia contro di lui sembra misteriosamente arenarsi
L’assurdo divieto di Pier Calogero D'Anna: vietato l’uso dei cestini pubblici per i sacchetti dei bisogni dei cani
Pier Calogero D'Anna vieta a Evarella di utilizzare i cestini pubblici per lo smaltimento dei sacchetti pieni dei bisogni dei cani.
Il 10 luglio 2022, il sindaco di Bompietro vieta per iscritto, tramite WhatsApp, a Evarella di utilizzare i cestini pubblici per lo smaltimento dei sacchetti pieni dei cani.
Il sindaco Pier Calogero D'Anna giustifica il divieto citando la legge "Come previsto dalla legge".
Evarella: "Vorrei vedere la base giuridica. Fammi vederla."
Tuttavia, Pier D’Anna si sottrae e afferma che Evarella conosce molto bene questa legge. Probabilmente si riferisce alla "legge del più forte", incompatibile con il principio di legalità.
D'Anna viene nuovamente sollecitato a fornire una base giuridica. Invece, dichiara che Evarella deve portare a casa i sacchetti pieni dei cani e smaltirli nel bidone dell’organico.
Secondo il sindaco D’Anna, i proprietari di cani con tre animali al guinzaglio devono tenere tre sacchetti di escrementi in mano per tutta la passeggiata di mezz’ora e poi smaltirli a casa.
Ufficio tecnico di Bompietro rifiuta di fornire informazioni sulla misteriosa legge
E poi il "Prince Charming" aggiunge: se Evarella vuole conoscere il preciso articolo di legge, allora dovrebbe cercarlo su Internet.
D’Anna viene sollecitato per la terza volta a indicare la legge.
Lui risponde che Evarella dovrebbe andare all'ufficio tecnico, dove le verrebbe fornita l’informazione. Sebbene sia assolutamente chiaro che non riceverà alcuna risposta, lei invia un’email per richiedere informazioni su questa misteriosa legge agli indirizzi antonio.sabatino@comune.bompietro.pa.it e sindaco@comune.bompietro.pa.it.
L’ufficio tecnico, obbligato a fornire informazioni, si rifiuta come previsto di rispondere. Che sorpresa... Cosa potrebbero mai scrivere, se questa legge non esiste...
Cestini pubblici: pulizia e doveri dei cittadini in armonia con la legge e il buon senso
Scopo generale dei cestini pubblici
I cestini pubblici rappresentano una parte essenziale dell'infrastruttura comunale per garantire la pulizia degli spazi pubblici. Sono destinati a raccogliere i rifiuti generati durante passeggiate o attività all'aperto in modo corretto e sicuro.
Smaltimento delle deiezioni canine come dovere civico
Secondo la maggior parte dei regolamenti comunali e delle norme generali, come il "Codice della Strada" italiano (art. 195), i proprietari di animali sono obbligati a raccogliere le deiezioni dei propri cani. Questo implica che i rifiuti raccolti debbano essere smaltiti correttamente, preferibilmente nei contenitori appositamente predisposti, inclusi i cestini pubblici.
Mancanza di divieti espliciti
Nei regolamenti comunali finora esaminati di Bompietro e nella legislazione nazionale non esiste alcuna disposizione che vieti l’uso dei cestini pubblici per lo smaltimento delle deiezioni canine. In assenza di restrizioni specifiche, si deve presumere che i cestini pubblici possano essere utilizzati a tale scopo.
Praticità e proporzionalità
Sarebbe sproporzionato richiedere ai proprietari di cani di trasportare le deiezioni fino a casa quando sono disponibili cestini pubblici nelle vicinanze.
Un sindaco senza conseguenze penali? Il sospetto di insabbiamento e occultamento nel caso di Pier Calogero D'Anna
Il fatto che Pier Calogero D'Anna abbia l’ardire di documentare per iscritto su WhatsApp le sue tesi ostili all’uomo e allo Stato, senza temere alcuna conseguenza penale, alimenta il sospetto che egli possa far parte di un gruppo di eletti con privilegi speciali, protetti dalla giustizia penale.
Questo sospetto si rafforza considerando che, il 18 luglio 2024, è stata presentata una denuncia e querela contro il sindaco Pier Calogero D'Anna tramite un account PEC registrato presso la Procura della Repubblica (verificato dai Carabinieri di Petralia Sottana/Maresciallo Mitra). La denuncia includeva un’esplicita richiesta di essere informati sull'andamento e sull'esito del procedimento.
Sebbene la Procura, per casi semplici come questo, abbia solo sei mesi di tempo per aprire un procedimento, Evarella non ha ricevuto ad oggi – più di due anni dopo – alcuna notifica sull’esito del caso.
C’è il fondato sospetto che questa denuncia sia finita nel cestino digitale o che sia stata ignorata, come è accaduto in un altro caso relativo a una minaccia di morte ("Ti taglio la gola") denunciata nel 2020 ai Carabinieri di Bagheria e per la quale, ancora oggi, non è stata ricevuta alcuna comunicazione...