CAUSA 4195/23 ASSALTO

Recidiva con potenti alleati: Daniela Scalisi scatena nuovo dramma di vicinato con sostegno dello Stato
Dopo il suo famigerato processo "La Catena", Scalisi è di nuovo al centro dell’attenzione come calunniatrice – anche questa volta con il sostegno dei Carabinieri di Alimena/Bompietro e della Procura di Termini Imerese

Per me siete come le sigarette che butto a terra e metto i piedi sopra

Daniela Scalisi

  • La sua auto non poteva più proseguire a causa di un guasto tecnico
  • È stata aggredita senza motivo da Evarella e Christoph
  • Durante l'aggressione, sarebbe stata utilizzata un'arma illegale – un manganello
  •  L'avrebbero colpita mentre era già a terra e
  • Si sarebbero fermati solo all'arrivo dello zio Pietro Falzone
  •  Avrebbero già in passato ripetutamente provocato e
  • Commesso reati nei suoi confronti

 

A seguito dell'affermazione che fosse stata utilizzata un'arma illegale, la PM Lorenza Turnaturi ha disposto una perquisizione domiciliare.

Successivamente si scopre che anche in questo caso i Carabinieri di Alimena hanno falsificato prove a favore di Daniela Scalisi (esattamente come il Maresciallo GIuseppe Massimino nella causa 2897/23) e hanno occultato elementi per rafforzare i sospetti. Inoltre, il Pubblico Ministero Turnaturi ha fornito una traduzione asseverata falsificata.

Ciò che la banda criminale non aveva previsto: Le scene principali sono state filmate da un cellulare e da due dashcam. I video sono disponibili in versione originale. Christoph ed Evarella acconsentono alla verifica da parte di un perito.

Come dimostrato di seguito, tutto ciò che Daniela Scalisi afferma è FALSO.

 

Sono pericolosi – cercano di prendere soldi

Santino G., 12.06.2023

Il Precedente

Il 12 giugno 2023, Christoph ed Evarella erano già stati avvisati da due parenti di Salvatore Macaluso (compagno di Daniela Scalisi), ovvero Emanuele M. e Santino G., che Daniela Scalisi e Salvatore Macaluso erano persone molto pericolose. I parenti hanno affermato che il loro obiettivo era provocare un litigio per poi sporgere denuncia e ottenere un risarcimento economico.

La conversazione è stata registrata ed è disponibile sul supporto originale. Emanuele M. ha dichiarato in tedesco, mentre Santino G. ha parlato in italiano:

Emanuele M.: „Daniela ist ein besonderer Fall. Darf ich dir einen guten Rat geben? Gehen Sie ein bisschen auseinander von Daniela und Salvatore. Das sind ganz, ganz schlechte Leute. Salvatore ist ein Verwandter von mir, aber er ist kein guter Mensch. Wir sprechen nicht miteinander. Er versucht immer irgendwo eine Anzeige zu machen. Er läuft immer zur Polizei und macht viel Ärger…. Daniela ist verrückt. Sie machen mit Absicht Ärger. Sie suchen Streit. Sie müssen aufpassen.“

Santino G.: Sono pericolosi. Cercano di prendere soldi

Emanuele M.: „Also, wenn die Ärger machen und du gibst denen a

Watschn, dann rennen die sofort zur Polizei“.

Santino G.: „Ti provocano. Si tu reagisci, ti vanno denunciare. Ti

provocano a punto che tu ti arrabia….

Emanuele M.: “Mit Daniela wir reden nicht.“

A Christoph ed Evarella era chiarissimo che non era nella loro natura rispondere alle provocazioni verbali con aggressioni fisiche. Per questo motivo si sentivano sicuri di non poter mai cadere in una situazione del genere.

Fino al 10 novembre 2023, i due vivevano con la convinzione ingenua di poter evitare Scalisi e Macaluso semplicemente ignorandoli e mantenendo le distanze. Non immaginavano però che, prima o poi, le provocazioni si sarebbero trasformate non solo in violenza fisica, ma anche in una minaccia di morte che non si poteva ignorare o tollerare.

Assolto ad Evarella

Il 10 novembre 2023, mentre tornava a casa, Evarella è stata bloccata da Daniela Scalisi, che ha parcheggiato la sua auto in modo da ostruire il passaggio sulla stretta strada rurale. Scalisi si è appoggiata con le braccia conserte al retro della sua auto, guardando in direzione di Evarella. Quest’ultima, intuendo che ci sarebbero stati problemi, ha subito scattato una foto e chiamato Christoph.

Per ingrandire le foto, cliccare sull’immagine.

L’intera scena è stata filmata con il cellulare, e il video originale è ancora disponibile sul dispositivo.

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In questo video è chiaramente visibile che l'intero comportamento dell'aggressore Scalisi era aggressivo e mirato a provocare una lite. Ha insultato Evarella chiamandola "putana" e "troia" e ha detto che Evarella e Christoph erano psicopatici e dovevano finire in psichiatria. Le provocazioni lasciarono Evarella completamente indifferente. Ma proprio il fatto che le provocazioni di Daniela Scalisi non abbiano provocato la reazione sperata sembrava far infuriare ancora di più l'aggressore, e così la situazione stava per degenerare.

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Scendi, ti ammazzo!

Daniela Scalisi, 10.11.2023

Quando Evarella ha capito il rischio, ha cercato di sottrarsi alla situazione in modo difensivo. Dal video si vede che ha tentato due volte di fare retromarcia per sfuggire alla situazione, ma ha urtato l’auto di Christoph che era parcheggiata dietro di lei. La Scalisi l’ha inseguita, seguendo l’auto a piedi.

Nel video si sente Daniela Scalisi battere i pugni contro il finestrino, poi aprire la portiera del conducente e dire a Evarella: Scendi, ti ammazzo!

Confutazione della Menzogna 1:
L’auto aveva un guasto tecnico

Esaminando la scena del presunto reato, si nota che il tratto di strada dove l’auto di Daniela Scalisi si sarebbe fermata è fortemente in discesa. Questo implica che l’auto debba necessariamente aver preso slancio per arrivare fino a quel punto. Di conseguenza, è fisicamente impossibile che il veicolo sia rimasto fermo lì da solo. È evidente che l’auto sia stata fermata deliberatamente.

Ricostruendo la scena, si constata che persino un’auto parcheggiata intenzionalmente in quel punto inizia immediatamente a muoversi non appena il freno a mano viene rilasciato. Questo dimostra che l’auto avrebbe potuto tranquillamente continuare a scendere fino all’angolo, dove la strada torna a essere a due corsie e il veicolo non avrebbe più rappresentato un ostacolo. Se Daniela Scalisi avesse voluto liberare il passaggio, sarebbe stato possibile farlo senza problemi anche in caso di un guasto tecnico.

 -> La dichiarazione secondo cui l’auto avrebbe avuto un guasto tecnico è una mera scusa.

Che si tratti di una mera scusa risulta evidente anche dal video registrato con il cellulare, trasmesso alla Procura della Repubblica come parte della denuncia penale contro Daniela Scalisi. Nel video, l’aggressore Scalisi afferma chiaramente che il motivo per cui ha bloccato la strada è una vendetta, citando il seguente detto:

Non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi stessi.“

Il motivo del blocco stradale e dell’assolto pianificato era quindi la convinzione che Evarella le avesse fatto un torto, per il quale l’aggressore intendeva vendicarsi.

La dichiarazione secondo cui Daniela Scalisi avrebbe informato la vittima del presunto guasto tecnico è falsa. L’aggressore non ha mai menzionato tale dettaglio. Al contrario, si è appoggiata al retro della sua auto, scattando foto alla vittima già da lontano, con l’intento di utilizzarle successivamente come prove false per accusarla di un’aggressione mai avvenuta in questo modo.

Confutazione della Menzogna 2: Aggredita senza motivo

Christoph chiamò i Carabinieri per chiedere aiuto. Disse che qualcuno stava bloccando la strada, che c’era un problema in Contrada Vaccarizzo e che aveva bisogno di supporto. È evidente che Christoph fosse completamente calmo in quel momento. Non si aspettava un’aggressione né aveva intenzione di attaccare Daniela Scalisi. Attese inizialmente per vedere se la situazione si risolvesse da sola. Quando ciò non accadde, contattò i Carabinieri per assistenza. La richiesta d’aiuto è stata registrata dalla dashcam della sua auto.

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Tuttavia, nonostante la Procura della Repubblica e i Carabinieri, come suo braccio operativo, hanno l’obbligo di raccogliere anche prove a discarico, questa richiesta d’aiuto – così come la seconda chiamata di Christoph e quella di Evarella – non viene menzionata nel fascicolo d’indagine, probabilmente per intervento dei sostenitori di Scalisi. Maggiori dettagli sono disponibili in un articolo dedicato.

Christoph uscì dall’auto solo quando Daniela Scalisi iniziò a martellare l’auto con i pugni e ad aprire con forza la portiera del veicolo di Evarella. Da quel momento fu assolutamente chiaro che Daniela Scalisi stava aggredendo la sua vittima senza alcun motivoe non il contrario – e che Evarella aveva bisogno di aiuto. Per questo motivo, Christoph scese dall’auto, prese una frusta da equitazione e corse in aiuto di Evarella.

 -> L'affermazione di Daniela Scalisi di essere stata aggredita senza motivo è una menzogna meschina. La verità è che ha teso una trappola a Evarella, l'ha assalita e minacciata di morte.

Evarella, bloccata in auto come in una trappola, ebbe paura. Quando l’aggressore Scalisi iniziò a colpire l’auto con i pugni, aprì la portiera e disse: „Scendi! Ti ammazzo!“, Evarella non aveva alcun possibilità di fuga. Non le restò altra scelta che difendersi con ciò che aveva a portata di mano: un bastone di legno che uno dei cani aveva portato in auto. Tuttavia, era difficile difendersi seduti e in una posizione più bassa, contro una donna grande e pesante che si trovava sopra di lei.

Gli oggetti trovati dai Carabinieri – fruste da equitazione – non sono quelli utilizzati nel confronto. Questi erano nel retro del veicolo di Evarella, a cui non poteva accedere rapidamente. Usò ciò che era immediatamente disponibile sul sedile del passeggero.

L’affermazione di Daniela Scalisi, secondo cui Evarella l’avrebbe spinta a terra con i piedi mentre era ancora seduta in auto, è fisicamente impossibile. Come potrebbe una persona seduta in auto spingere a terra una donna grande, pesante e allenata al combattimento (come testimoniato dal vicino Pino Mantegna) che si trovava sopra di lei?

Anche l’idea che Evarella e Christoph sarebbero scesi dall’auto per prendere delle fruste dalla parte posteriore del veicolo dopo aver fatto cadere Scalisi non ha senso.

  • Perché Evarella, che aveva paura di Scalisi, sarebbe dovuta scendere dall’auto?
  • Perché prendere una semplice frusta dalla parte posteriore del veicolo, quando aveva già a portata di mano un bastone di legno molto più efficace?
  • Perché sostituire un bastone con una frusta, che ha una forza d’impatto significativamente inferiore?

Christoph prese una frusta dalla sua auto e colpì Daniela con essa, ordinandole di lasciare immediatamente l’area tra Evarella e la portiera aperta, affinché quest’ultima potesse richiuderla e mettersi in sicurezza.

Va detto che una frusta provoca dolore solo se utilizzata correttamente. Christoph era troppo vicino a Daniela Scalisi e riuscì a colpirla solo con la parte centrale della frusta, anziché con la punta. Scalisi, anziché arrendersi e lasciare l’area, continuava ad attaccare Evarella, ricevendo quindi ulteriori colpi. Questa dinamica si ripeté diverse volte finché Christoph non girò la frusta, colpendo Daniela con il manico pesante. Nemmeno allora l’aggressore smise di attaccare Evarella (come confermato dal vicino Pino: Lei diventa un toro). Christoph gridava ripetutamente: „Hau ab, hau ab!!“ (Vai via, vai via!!)

Poiché Daniela Scalisi si rifiutava di lasciare l’area, Christoph fu costretto a dare una spintarella a Daniela, spostandola di circa mezzo metro lontano dalla portiera, permettendo a Evarella di chiuderla finalmente.

L’idea di Daniela Scalisi, secondo cui il bello Christoph avrebbe cercato di trascinarla a casa sua, è forse un suo sogno notturno, ma certamente non ciò che accadde quella sera.

Quando la portiera dell’auto fu chiusa, Christoph spinse l’aggressore verso la sua auto per liberare il passaggio.

Sorprendentemente, durante l’intero episodio, Scalisi non gridò, non pianse né chiese aiuto. Al contrario, subito dopo provocò ancora Christoph, minacciandolo con un dito puntato.

Daniela Scalisi guardando verso Christoph, minnaccando con il dito
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Solo quando si voltò e tornò verso la sua macchina, gridò „zio, zio“ prima di salirla.

Confutazione della Menzogna 2: Aggredita verbalmente e fisicamente

L'affermazione di Daniela Scalisi nel rapporto d'indagine PDF 347140

„La donna ci ha riferito di essere stata aggredita verbalmente e fisicamente...“

non è vera, come mostrano chiaramente i video. Evarella era seduta nell'auto e non si è fatta provocare. Si è comportata in modo difensivo, chiudendo sempre il finestrino quando l'aggressore Scalisi si avvicinava e cercando di sfuggire alla situazione minacciosa retrocedendo con l'auto.

 

Confutazione della Menzogna 4: Colpita, anche se già a terra – hanno smesso solo quando è arrivato lo zio

L'affermazione secondo cui Christoph ed Evarella avrebbero colpito Daniela Scalisi mentre era già a terra (PDF 348576) e avrebbero smesso solo quando è arrivato lo zio, è anch'essa falsa.

A dire dela vittima sarebbe stata strattonata, scaraventata a terra e trascinata con forza per un breve tratto, mentre si trovava ancora distesa. Poi sarebbe stata colpita con presunte fruste da equitazione che i due avrebbero tirato fuori dalle loro due macchine, con cui sarebbero soprag- giunti poco prima. L'arrivo del sig. Falzone Piero', zio della vittima ed abitante a poca distanza ni linea d'aria, avrebbe distolto i due aggressori che pertanto si sarebbero dileguati presso al casa di campagna nella disponibilità dei due, attualmente eletta come residenza da Christoph Daniel. Anche li sig. Falzone Piero veniva pertanto identificato“.

La stessa bugia è riportata nel PDF 356379:

Solo grazie all’intervento del proprio zio, li sig. Falzone Piero, che abita proprio nelle vicinanze, il quale è stato allertato dalle grida di aiuto e di dolore della scrivente, gli aggressori si astenevano dal continuare nell'azione violenta contro la scrivente e si allontanavano subito via con i mezzi.

Lo zio Piero Falzone non vuole coprire la bugia dell'aggressore e quindi afferma nel PDF 372979 qualcosa di completamente diverso: Egli dichiara di essere arrivato solo quando Daniela Scalisi era già seduta in macchina e di aver visto solo Christoph ed Evarella dirigersi verso casa di Christoph:

FALZONE Piero, in sede di s.it. riferiva che la sera del 10.11.2023, trovandosi a casa, dal'esterno udiva una voce che invocava: Aiuto zoi, aiutooo!. Riconoscendola per la nipote Daniela, la raggiungeva e trovandola seduta in macchina apprendeva…”

La dichiarazione di Piero Falzone è corretta e coincide anche con le riprese video della dashcam.

 -> Anche questa affermazione è falsa.

Poiché i Carabinieri non erano ancora arrivati e c'era il rischio che il compagno criminale dell'aggressore – Salvatore „Sono il nuovo Totò Riina“ Macaluso – o il fratello Pierluca potessero arrivare, Evarella e Christoph temevano che potessero verificarsi ulteriori aggressioni.
Per questo motivo, si sono diretti verso casa di Christoph per mettersi al sicuro il più rapidamente possibile. Evarella, dopo questo episodio, era così sotto shock che non riusciva più a premere correttamente i tasti del finestrino e della radio. Era completamente confusa a causa dell'aggressione, come si nota dal fatto che la radio è partita improvvisamente ad alto volume e lei non è riuscita a spegnerla per un po', non trovando più i tasti giusti. Continuava a gridare panicamente a Christoph: „Fahr zurück, fahr zurück!" (Fai marcia indietro, fai marcia indietro!!)

La testa ti rompo

Daniela Scalisi 03.11.2023

Confutazione della Menzogna 5: Provocazioni anche in passato

Tutto ciò che Daniela Scalisi attribuisce a Evarella e Christoph riguarda in realtà lei stessa.

L'affermazione nel PDF 356366, secondo cui Christoph ed Evarella sarebbero stati provocatori nei confronti di Daniela Scalisi in passato e che ci sarebbero stati diversi problemi con loro, è come tutte le altre false:

Premetto che conosco entrambi da circa 3 anni e all'inizio eravamo in buoni rapporti. Da circa un anno e mezzo, ovvero da quando ... ha acquistato li terreno in C.da Vaccarizzo, sono iniziati diversi problemi di vicinato, già denunciati ai Carabinieri di Alimena che ni più occasioni sono già intervenuti. Tali episodi sono spesso sfociati in liti di carattere verbale, ma mai ni aggressioni fisiche come quella per cui propongo l'odierna denuncia. Faccio inoltre presente che spesso i due cittadini tedeschi hanno un atteggiamento alquanto provocatorio nei miei confronti…”

In realtà, è successo esattamente il contrario. Ci sono stati costantemente problemi e provocazioni da parte di Daniela Scalisi. Questo è confermato anche dal vicino Pino, che è stato tormentato per anni da Daniela Scalisi e da suo padre Antonino Scalisi.

Anche Evarella e Christoph hanno avuto un lungo periodo di sofferenza.

Dal primo giorno in cui è stata messa la catena sulla proprietà privata (11.05.2024), Daniela Scalisi e Salvatore Macaluso hanno cercato di intimidire Christoph con la violenza (manganello) e costringerlo a rinunciare ai suoi diritti. Questo riguarda in particolare la catena e le telecamere sulla sua proprietà privata, per i quali è già stato avviato la causa 2897/23. Anche in questo caso, Daniela Scalisi insieme ai suoi amici criminali calunnia Christoph, sostenendo che la catena impedirebbe l'accesso al suo terreno, per cui Christoph è stato accusato dalla procura criminale e condannato dal giudice sospettoso Valeria Goielli, nonostante la sua innocenza emerga chiaramente dal fascicolo dei Carabinieri, poiché si tratta di una questione puramente civile, per la quale il tribunale penale non è nemmeno competente!

La Procura presso Termini Imerese ha a disposizione numerosi denunce contro Daniela Scalisi e Salvatore Macaluso. I Carabinieri sono intervenuti più volte per danni ripetuti. Anche le provocazioni verbali provenivano sempre da Daniela Scalisi. Come descritto anche dai parenti Emanuele M. e Santino G. sopra.

a) Il 11.05.2023, il criminale Salvatore Macaluso, alla presenza di Daniela Scalisi, ha distrutto la catena che era fissata solo con ganci ed era facilmente apribile da chiunque. Successivamente, Daniela Scalisi ha suonato al campanello di Christoph mentre Macaluso stava dietro all'auto, con un'arma in mano che è stata identificata come un manganello. La denuncia, con prova video, è stata presentata alla procura.

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b) Christoph und Evarella hanno sempre ignorato la molestatrice Daniela Scalisi, nonostante lei ha cercato di entrare in contatto in modo fastidioso. Evarella ha anche comunicato alla molestatrice tramite WhatsApp di non entrare in contatto, poiché non desiderava alcun tipo di interazione.

 c) Il 23 maggio 2024, Daniela Scalisi ha cercato di distruggere la catena all'ingresso, guidando con violenza contro la catena appesa con l'auto. Non ci è riuscita, poiché la catena di plastica è stata sostituita con una catena di ferro lo stesso giorno, e ora è stata Daniela Scalisi a subire danni. Anche in questo caso, Daniela Scalisi ha cercato di ottenere denaro dalla sua temeraria distruzione della proprietà e ha richiesto, alla presenza dei Carabinieri di Petralia, che le venissero risarciti i danni all'auto.

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d) Il 6 giugno 2023, Salvatore Macaluso, in presenza di Daniela Scalisi, ha strappato due telecamere e una parte del recinto di legno dal suolo, lanciando entrambi giù per un ripido pendio. Anche in questo caso è stata sporta una denuncia per danneggiamento. Diversi Carabinieri, incluso il Maresciallo Giuseppe Massimino, erano presenti e hanno documentato i danni.

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Il legno è rotto – Das Schild ist gebrochen

e) Il 22 luglio 2023, Daniela Scalisi balla con il dito medio alzato davanti alla telecamera, sicura di sé.

Non finisce bene

Daniela Scalisi, 03.11.2023

f) Il 3 novembre 2023, Daniela Scalisi ha cercato di staccare con violenza e per un lungo periodo di tempo il cancello metallico di Christoph, cercando di ottenere l'accesso alla sua casa. Anche in questo caso, è stata sporta una denuncia direttamente alla procura. In quella circostanza ha detto "La testa ti rompo!" e a Mr. Brucato, che si trovava dietro di lei: "Non finisce bene."

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g) Il 15 novembre 2023, Daniela Scalisi urlava mentre suo fratello colpiva con una barra di ferro il cancello del giardino di Christoph, i mobili da giardino, i cartelli e la recinzione, urlando insulti e minacce di morte. Il trascritto e i video si trovano nell'articolo:

Confutazione della Menzogna 6: Crimini in passato

Anche l'affermazione di Daniela Scalisi secondo cui Evarella e Christoph avrebbero commesso crimini a suo danno in passato è falsa, perché

a)

das Urteil in der Sache 2897/23 R.G.N.R noch gar nicht rechtskräftig ist und das Youtube-Video 'La Catena' beweist, dass alles von Daniela Scalisi und ihren kriminellen Freunden gelogen ist und...

la sentenza nella causa 2897/23 R.G.N.R non è ancora definitiva e il video su YouTube 'La Catena' dimostra che tutto ciò che ha detto Daniela Scalisi e i suoi amici criminali è una menzogna, e...

b)
Daniela Scalisi rappresenta in modo errato l'incidente del 03.11.2023. La colpevole, come in tutti gli altri casi, è lei stessa e non Christoph o Evarella.

Le descrizioni che l'aggressore fornisce in PDF 372982 sugli eventi del 03.11.2023 sono intenzionalmente distorte. Lei afferma:

„Agli occhi della SCALISI questa ostruzione della strada appariva esplicitamente come una forma di dispeto nei suoi confronti, al punto da renderla nervosa e preoccupata dinanzi all'ennesimo affronto da parte del Sig. K. „ Nel fratempo il cielo si imbruniva e la donna, nonostante i numerosi tentativi di sollecito per la rimozione degli ostacoli, il SIG...., sebbene - a detta della SCALISI - presente nell'abitazione, si mostrava indifferente. Ciò infastidiva ulteriormente la donna e la creava un forte stato d'ansia legato al fatto che non potesse nutrire I suoi cani.

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Daniela Scalisi dice di aver avuto così tanta paura a causa degli ostacoli sulla strada che non sarebbe riuscita a dare da mangiare ai cani, e che questo avrebbe provocato una crisi di panico che, successivamente, l'avrebbe portata al collasso e al ricovero in ospedale.

Tuttavia, il video alle 17:31 mostra due oggetti: una scatola di cartone vuota che giace sulla strada e un sacco di cibo per cani che si trova accanto alla strada. Si vede come il sig. Mantegna, fisicamente molto limitato, sposti facilmente la scatola di cartone con il piede.

La scatola di cartone poteva essere anche schiacciata con l'auto. Si vede poi come il sig. Brucato, pochi secondi dopo, si metta in auto e passi senza problemi accanto al sacco.

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 -> Né il sacco né la scatola di cartone erano un ostacolo.

La calunniatrice Scalisi avrebbe potuto passare facilmente. E anche se ci fosse stato un ostacolo (cosa che non era il caso), Scalisi avrebbe potuto percorrere i 30 metri a piedi e dare tranquillamente da mangiare ai suoi cani. Non c'era quindi alcun motivo per non poter dare da mangiare ai cani. Non c'era motivo di entrare nel panico, e sicuramente non si può avere un infarto per qualcosa di così ridicolo ("Mi sta faccendo venire un infarto!!").

L'unico scopo che questa scena serve è quello di creare artificialmente dei problemi che non esistono e drammatizzarli, per scaricarli sugli altri. Perché qualcuno dovrebbe chiamare i Carabinieri o non essere in grado di dare da mangiare ai propri cani per colpa di un cartone che può essere facilmente rimosso? La scena di pianto davanti all'auto è una commedia grottesca, così come il suo collasso. Se Daniela Scalisi è finita in ospedale, è solo perché la messa in scena e il violento scuotimento della porta le hanno fatto consumare molta energia.

Christoph non è uscito di casa perché Daniela Scalisi era aggressiva e violenta. Doveva temere di essere aggredito fisicamente da lei – e non il contrario. Lo ha dichiarato nella sua denuncia alla Procura di Termini Imerese.

Inoltre, è del tutto contraddittorio dire che aveva paura delle presunti aggressioni da parte di Christoph, mentre nello stesso tempo si vede quanto aggressiva sia lei stessa e come lo inciti ad uscire.

Chi ha paura di qualcuno, normalmente vuole evitare un confronto. Il comportamento complessivo di Daniela Scalisi dimostra chiaramente che non era affatto interessata a risolvere il problema, ma piuttosto a creare artificialmente e mantenere il problema stesso.

Nel video si vede che i sacchi di cibo per cani erano posizionati all'esterno della recinzione e che chiunque poteva prenderli e metterli facilmente fuori strada. Si presume quindi che sia stata Daniela Scalisi a mettere il sacco sulla strada per creare artificialmente un problema e scaricarlo sulle sue vittime. Come per tutto il resto. Anche per questo motivo è stata presentata una denuncia contro l'aggressore Scalisi alla Procura.

Conclusioni su Daniela Scalisi

Da quanto esposto emerge che tutte le sette affermazioni della calunniatrice Daniela Scalisi sono false e si tratta di una messa in scena, con l'obiettivo di danneggiare gravemente Christoph ed Evarella per ottenere un vantaggio finanziario.

Dichiarazione scritta: Pino Mantegna, vicino

Come sono malvagi Daniela Scalisi e suo fratello Pierluca lo dimostrano chiaramente le dichiarazioni del vicino di Christoph: Pino M. La sua dichiarazione sul terrore causato dai Scalisi si trova nel seguente articolo: