MAGGIORE SALVATORE MANCUSO
Lettera aperta al Maggiore Salvatore Mancuso, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Petralia Sottana
Dalle false accuse alla perquisizione illegale, fino alle umiliazioni – quanto sono credibili i "umili servitori dello Stato" sotto il comando del Maggiore Salvatore Mancuso?
Egregio Maggiore Salvatore Mancuso,
mercoledì 30 ottobre 2024 si è tentato di fissare un appuntamento con Lei. Il Carabiniere al telefono ha dichiarato che il Maggiore Salvatore Mancuso non riceve appuntamenti, motivo per cui la comunicazione avviene ora in forma scritta e pubblica. Questa scelta sembra particolarmente opportuna, dato che Lei stesso ha cercato visibilità pubblica su questa vicenda.
Citazione fotografica: Post Facebook di Salvatore Mancuso, Catania, 2024, Comandante Maggiore di Petralia Sottana
Maggiore Salvatore Mancuso: 2013 pieno di ideali – 2024 sotto esame – Quanto resta davvero delle grandi parole?
Su Facebook, nel 2013, Lei ha dichiarato i suoi alti standard nei confronti di se stesso e dei suoi colleghi. Poiché sostiene di non essere un uomo di sole belle parole, ma di preferire l’azione concreta, siamo certi che non avrà nulla in contrario a esaminare più da vicino le azioni dei Carabinieri sotto il suo comando. Insieme, scopriremo quanto dei suoi ideali del 2013 sia ancora rimasto nel 2024 e se valga davvero la pena esserne fieri.
Esamineremo insieme se Lei e i suoi Carabinieri appartengono davvero a quel ristretto gruppo di persone:
- capaci di assumere un impegno concreto per il bene della collettività,
- che lasciano le parole vuote agli altri e preferiscono agire in modo concreto,
- che meritano di essere definiti "umili servitori dello Stato",
- che hanno il coraggio di condurre una vita improntata agli ideali di patria e giustizia
- che rappresentano lo Stato,
- che possiedono ideali per i quali sono pronti persino a sacrificare la vita,
oppure se nel 2024 Lei non rappresenti forse l'esito stesso di una totale perdita di valori.
Il motivo di questo indispensabile reality check è una preoccupante e ormai insostenibile serie di reati commessi dai Carabinieri sotto il Suo comando ai danni di due cittadini tedeschi, i quali vengono ripetutamente e continuamente ingiustamente perseguitati, calunniati, criminalizzati, terrorizzati e privati dei loro diritti dai Suoi uomini.
Dubbio sullo Stato di diritto, sospetto di terrorismo di Stato e xenofobia
Il motivo iniziale per un colloquio era il controllo del traffico generale scandaloso avvenuto a Madonuzza il 24 ottobre 2024, condotto dai suoi colleghi, il Brigadiere Pasquale Catalano e il Vice Brigadiere Antonio Cupriolo della stazione di Petralia Sottana.
Ma neanche quattro settimane dopo, i suoi "umili servitori dello Stato" assaltano, derubano e umiliano un cittadino tedesco innocente con una perquisizione domiciliare illegale nel suo centro vitale, protetto in modo rigoroso dalla Costituzione. Lo ingannano facendogli credere di essere in possesso di un mandato di perquisizione emesso dal Guidice ("Siamo delegati dal Giudice"), perquisiscono perfino il veicolo di una terza persona completamente estranea ai fatti e introducono, senza alcuna attinenza con il caso e senza motivo evidente, veterinari ufficiali dell'ASP nella sua proprietà.
La gravità della situazione di un commando terroristico in uniforme da Carabiniere è talmente enorme che risulta impossibile descriverla adeguatamente in poche parole.
Considerando l’infinità di reati commessi da questa banda criminale in uniforme, della quale Lei, come Comandante, si dichiara orgoglioso, sorge la legittima domanda se si possa ancora parlare di uno Stato di diritto.
I dettagli precisi dell’ultimo scandalo possono essere letti qui in modo approfondito.
E poiché lei si vanta pubblicamente di far parte di un gruppo che, nonostante i problemi e le critiche, si alza ogni mattina per garantire a tutti la sicurezza necessaria, può trovare qui un resoconto dettagliato di ciò che accade realmente quando la sua banda criminale indossa il costume di scena ogni mattina.
Uomini che non sono mai usciti dall’Egitto o che si sono persi nel deserto non sono mai giunti alla terra promessa e non sono degni di portare un’uniforme.
Si può solo sperare che Lei e i Suoi uomini non muoiano con i 'valori' che hanno finora dimostrato di vivere, perché là dove ora ridono con insolenza e si compiacciono delle loro malvagità, ci sarà pianto e stridore di denti.